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Civitanova Danza 2016: intervista al Balletto di Roma

Civitanova Danza 2016: intervista al Balletto di Roma

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Dopo il felice esperimento dell’anno scorso, tornano anche per questa XXIII edizione di Civitanova Danza le nostre piccole e brevi interviste ai protagonisti del festival! Un formato divertente e leggero – con le stesse domande rivolte a tutti i coreografi/compagnie presenti a Civitanova Danza 2016 – per scoprire qualche curiosità in più sugli spettacoli che ci attendono nei Teatri di Civitanova Marche!
Pubblichiamo l’intervista rivolta al Balletto di Roma, presente sabato 16 luglio al Teatro Rossini con l’atteso debutto in prima assoluta di
Giselle, affidato per la prima volta a ben due coreografi, l’israeliano Itamar Serussi Sahar e l’austriaco Leone d’Oro Chris Haring di Liquid Loft. 
Ha risposto alla domande Peggy Olislaegers, alla guida del team creativo di Giselle come Dramaturg. Direttrice del Netherlands Dansdagen e apprezzata Dramaturg per moltissimi coreografi, ha seguito fin dagli inizi lo sviluppo del progetto, seguendo i coreografi e i dettagli della realizzazione, drammaturgica e non, della Giselle di Balletto di Roma.

 

Intervista a Peggy Olislaegers / Balletto di Roma per Giselle
[sabato 16 luglio alle ore 21.3o al Teatro Rossini di Civitanova Marche]


Tre aggettivi/parole per descrivere Giselle
Contemporanea, intensa, creativa

Una raccomandazione da fare allo spettatore prima di vedere lo spettacolo
Tutti vogliamo essere amati, ma tutti abbiamo paura di essere feriti da coloro cui vogliamo bene. In questa Giselle ogni danzatore è sia uomo che donna, sicuro di sé e vulnerabile, buono e cattivo. Ogni danzatore interpreta tutti i personaggi.

Un’immagine-guida indicativa di Giselle (che può essere una foto dello spettacolo o un’altra immagine come per esempio un dipinto o qualsiasi cosa sia significativa, che richiami lo spettacolo anche solo per assonanza)

foto di Matteo Carratoni
foto di Matteo Carratoni

Un particolare di Giselle a cui siete particolarmente legati (può essere un aneddoto, un gesto, un fermo-immagine…)
Il modo in cui i danzatori, tutti ventenni o poco più, intrecciano le loro esperienze professionali e personali per portare Giselle alla luce, è bellissimo.

Dal punto di vista del pubblico: cosa sperate che lo spettatore si porti con sé dopo aver visto lo spettacolo?
Noi, come esseri umani siamo pieni di contraddizioni. Ma il desiderio di amare ed essere amati ci unisce tutti.

 

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