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Da Macerata a Recanati: il sisma non ferma il teatro

Da Macerata a Recanati: il sisma non ferma il teatro

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Sono momenti particolari per la Regione Marche. Gli eventi sismici che hanno colpito il territorio del Centro Italia prima ad agosto e poi in modo maggiore a fine ottobre, hanno lasciato devastazione, paura; ma non rassegnazione. La speranza che anima i cuori della comunità marchigiana si fa forte giorno dopo giorno e la voglia di ricominciare, di tornare alla normale vita cittadina è costante. Dormire a casa propria, andare a lavoro, uscire con gli amici, far visita ai familiari, passeggiare per le vie del centro sono azioni quotidiane a cui solitamente diamo poco peso, ma che in queste situazioni extra-ordinarie si cercano come fossero particelle di ossigeno che animano il nostro presente, il motore che manda avanti i nostri giorni. Tra queste un posto speciale lo occupa il teatro, il luogo che accoglie una intera comunità composta da persone di ogni età e provenienza; qui, nella terra dei “cento teatri”, ogni paese è affezionato al suo, lo frequenta, vi cerca il “premio serale che l’uomo dà alla sua fatica diurna” di cui parlava Alberto Savinio, la spensieratezza o la riflessione, ma anche la tanto agognata “ora di tranquillità”.

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Teatro Lauro Rossi Macerata

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Teatro Persiani Recanati

Purtroppo il sisma ha toccato da vicino anche alcuni teatri che ad oggi non possono essere “abitati”, come il Marchetti di Camerino, il Gentile di Fabriano, il Piermarini di Matelica, il Feronia di San Severino, il Don Bosco di Tolentino – dove attualmente viene ospitato chi non ha la casa agibile – il Teatro Lauro Rossi di Macerata. Si potrebbe pensare che in un momento di emergenza a 360 gradi il teatro sia l’ultimo dei problemi per una comunità; ma forse ci si dimentica come andare a teatro sia indice di quella normalità/abitudine a cui tutti sperano al più presto di tornare. Ed è per questo che la fitta rete di teatri oggi più che mai diventa concreta e reale, sposando la solidarietà: alcune strutture agibili si fanno carico di accogliere il pubblico e gli spettacoli di altri cartelloni delle città vicine. Così è successo che il Teatro Persiani di Recanati ha ospitato il 18 e 19 novembre lo spettacolo Un’ora di tranquillità diretto da Massimo Ghini che sarebbe dovuto andare in scena al Teatro Lauro Rossi di Macerata. Lo spostamento verso la città leopardiana si è reso necessario a seguito della temporanea chiusura del teatro maceratese che, come ha affermato l’Assessore alla Cultura Stefania Monteverde “sta bene e non ha subito danni. La cattiva notizia, però, è che il sisma ha danneggiato la sala Gigli, la bella sala al secondo piano, e ora ha bisogno di interventi di messa in sicurezza. Purtroppo questo obbliga alla chiusura del teatro. Grazie alla collaborazione della città di Recanati e dell’AMAT lo spettacolo della nostra stagione di prosa in programma in questa settimana lo faremo al Teatro Persiani di Recanati. Nelle difficoltà scatta subito la solidarietà e la rete dei meravigliosi teatri della nostra marca maceratese ci aiuta a resistere”.

Per rendere lo spostamento meno disagevole possibile, quattro autobus gratuiti a sera hanno trasferito abbonati e spettatori da Macerata a Recanati; immediatamente si è creata un’atmosfera piacevole perché nella comunità che resiste e va avanti il pensiero è andato subito al poter vivere tutti insieme, per una sera, un’ora di tranquillità vera, come se ci si trovasse a una sorta di gita/vacanza teatrale. La macchina organizzativa si è subito messa in moto: dalla comunicazione agli abbonati con lettere e telefonate, alle tantissime prenotazioni telefoniche, agli spostamenti degli spettatori sulle piante dei teatri fino al transfer coi bus. Ospitati dalla Candidata a Capitale della Cultura 2018, Recanati è diventata portavoce di un intero territorio fatto di bellezza, solidarietà, serietà, forza di rialzarsi; un luogo che riesce e vedere “il bicchiere mezzo pieno” anche quando le difficoltà non mancano. Una qualità da apprezzare in questo pubblico che non si è mai perso d’animo e che ha anzi guardato alla novità di “conoscere e vedere un teatro mai frequentato prima”, “stare tutti insieme per non pensare al sisma”, “passare una sera sentendosi ancora più parte di una comunità”.

Gente di teatro a Macerata - incontro con Massimo Ghini
Gente di teatro – incontro con Massimo Ghini presso la Civica Enoteca Maceratese

Anche gli attori della compagnia, capitanati da Massimo Ghini, hanno voluto sottolineare la loro vicinanza a un territorio ferito. “È per me un grande onore poter essere di conforto a chi in questo momento sta attraversando una situazione complicata” – ha scritto Ghini in una nota e lo ha poi ripetuto in occasione di Gente di Teatro, il consueto incontro che si tiene alla Civica Enoteca Maceratese con la compagnia protagonista del Teatro Lauro Rossi in occasione della seconda replica dello spettacolo –; “quando mi è stato detto che il teatro di Macerata sarebbe rimasto chiuso mi sono subito attivato per capire come poter portare comunque il mio contributo, ed è per questo che ho accolto senza esitazioni l’invito ad incontrare il pubblico, non come attore e regista del mio spettacolo ma come cittadino vicino agli abitanti di Macerata. In realtà con la onlus di cui sono testimone e sostenitore siamo già attivi con una raccolta fondi per i paesi terremotati e abbiamo ottimi riscontri da parte del pubblico che ogni sera dopo lo spettacolo lascia il proprio segno, tangibile anche in termini economici. Questo mi rende molto felice e orgoglioso perché ci fa capire che un paese come il nostro con tutte le sue contraddizioni nel momento del bisogno trova comunque nella solidarietà il modo per restare unito”.

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Sindaci e Assessori di Macerata e Recanati insieme a Massimo Ghini

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il pubblico maceratese in trasferta al Persiani di Recanati

La sera dello spettacolo al Teatro Persiani il Sindaco di Recanati Francesco Fiordomo e l’Assessore alla Cultura Rita Soccio, il Sindaco di Macerata Romano Carancini e l’Assessore alla Cultura Stefania Monteverde, insieme con Massimo Ghini, hanno salutato il pubblico e sottolineato la grande forza del territorio, della sua rete, solidarietà e collaborazione. In attesa di tornare alla normalità e alla riapertura dei teatri offesi dal terremoto, gli autobus pieni di spettatori e abbonati torneranno a trasferire pubblico da Macerata a Recanati anche per lo spettacolo successivo del cartellone maceratese Provando… dobbiamo parlare del 29 e 30 novembre. Inoltre la felice esperienza si ripeterà anche per gli oltre 400 abbonati del Teatro Feronia di San Severino in trasferta anche loro al Teatro Persiani di Recanati che li ospiterà l’8 dicembre per lo spettacolo Bisbetica di Nancy Brilli. Come dice Francesco Rapaccioni, direttore dei Teatri di San Severino: “sono fermamente convinto che la missione dei teatri e dei settori culturali in genere sia quella di tenere desto e fiducioso nel futuro l’animo dei nostri concittadini e di ‘ricompattare’ quel tessuto umano che caratterizza ogni comunità, ma che non si possa non tenere conto del tempo a ciò necessario e della condizione drammatica che molti di noi stanno ancora vivendo. Ci sarà prestissimo, ne sono certo, un tempo per ripartire a San Severino e ricompattare la cittadinanza e il territorio attorno ai nostri poli culturali, ma questo tempo non può ancora essere il presente (o le prossime settimane) in quanto troppo legato alla fase della piena emergenza. Oggi quindi faticosamente e con coraggio ripartiamo da Recanati. Consapevoli del fatto che la strada davanti è ancora in salita ma le sfide non ci devono spaventare. Abbiamo sempre detto che i teatri sono occasione di incontro e confronto; bene, mai come in questo periodo abbiamo tutti bisogno di incontrarci, restare uniti, confrontare l’un l’altro le proprie esperienze e guardare insieme al futuro.”

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