Home Featured Verso “Olga legge i critters” estratto dal progetto The Critters Room di Jan Voxel: un’intervista per la residenza digitale #2
Verso “Olga legge i critters” estratto dal progetto The Critters Room di Jan Voxel: un’intervista per la residenza digitale #2

Verso “Olga legge i critters” estratto dal progetto The Critters Room di Jan Voxel: un’intervista per la residenza digitale #2

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Con l’avvicinarsi della Settimana delle Residenze Digitali – che si svolgerà dal 22 al 28 novembre 2021 grazie al progetto Residenze Digitali*-  abbiamo intervistato il collettivo Jan Voxel (Lorenzo Belardinelli, Cinzia Pietribiasi e Lidia Zanelli) per avere nuovi aggiornamenti sul progetto The Critters room #experience (qui la prima intervista sulla genesi del progetto).

Mercoledì 24 novembre 2021 alle ore 21 (qui il biglietto €3 per entrare online) sarà possibile assistere a Olga legge i critters, estratto dal progetto The Critters Roomlive radiofonico in collaborazione con Mikroradio. The Critters Room è un ambiente reale e virtuale in cui sperimentare la presenza “dei mostri e dei fantasmi dell’Antropocene”, dove convivono molteplicità di connessioni e compresenze tra artisti, dati, attivisti, hardware, scienziati, pollini. Protagonisti del progetto sono le polveri sottili, PM10, misurate da centraline auto-costruite e di libero accesso, e i vetrini da microscopio, esposti all’aria con pratica performativa, catalogati e micro-fotografati.

Olga legge i critters sarà accompagnato anche da Talk di approfondimento durante la settimana delle Residenze Digitali (23 e 25 novembre ore 19 sulla pagina Youtube di AMAT e sui social di Jan Voxel e AMAT).  Nell’intervista scopriamo di più sul processo di sviluppo di The Critters room, Olga legge i critters e i Talk di approfondimento.

Durante la residenza digitale avete sviluppato un bellissimo sito www.thecrittersroom.it che ben rappresenta la complessità del vostro progetto. Potete illustrarci le parti che lo compongono e come lo avete concepito?

Abbiamo concepito www.thecrittersroom.it come un’altra e differente visione corale e multispecie della complessità del nostro presente “connesso”. Che vive in parallelo all’installazione fisica The Critters Room, la completa e la arricchisce di un altro punto di vista.
Alcune delle sezioni del sito web sono già online:
– The critters dictionary, sorta di “bestiario antropocenico” – ovviamente incompleto e molto personale – più simile a una serie di brevi post-it che documentano il nostro viaggio personale attraverso il tema.
– The critters index: la documentazione di tutti i vetrini (datati, numerati e localizzati) che abbiamo esposto all’aria durante il percorso di creazione dell’installazione, di tutti i “local performers” che ci hanno aiutato nel lavoro di esposizione dei vetrini, di tutti i field recordings realizzati, di tutte le voci utilizzate a costruire il coro di chi “si prende cura”, delle centraline che abbiamo utilizzato per la raccolta dei dati. Riteniamo tutti questi agenti, umani e non umani, attori al nostro pari e al pari dei critters.
– The critters bibliography: un elenco (probabilmente in perenne divenire) dei tanti libri che ci nutrono e accompagnano in questo percorso.
– Un blog, in cui postiamo ciò che in qualche modo riguarda questo lavoro.
Altre componenti verranno attivate nella settimana delle residenze digitali (22>28 novembre, ndr):
– The critters archive: l’archivio completo di immagini dei “critters”, microfotografie dei vetrini che rivelano l’universo di presenze, viventi e non viventi, che popolano l’aria;
– The critters map, una mappa geolocalizzata di tutti i luoghi in cui abbiamo interagito (e interagiremo) con comunità di attivisti ambientali, che conterrà una elaborazione digitale in tempo reale dei dati di polveri sottili di quei luoghi;

La residenza digitale che avete intrapreso con The Critters Room si sta per concludere e durante la settimana dedicata alle restituzioni dei progetti potremo assistere a una installazione multimediale interattiva. Potete spiegarci in che cosa consisterà?

L’evento della settimana per The Critters Room sarà il podcast Olga legge i critters, realizzato come live radiofonico. Si tratta di un esperimento di “lettura creativa” delle immagini dei critters, che abbiamo condotto con diversi adulti e giovani adulti, e che a nostro avviso si è rivelato un esercizio di worldbuilding molto interessante. Per citare Matteo Meschiari, ciò di cui abbiamo bisogno più che mai per cercare di trovare una via d’uscita dall’agenda distopica antropocenica è ricominciare ad allenare il nostro organo dell’immaginazione. Le interpretazioni creative delle immagini dei critters (che gli spettatori potranno scorrere dall’archivio del sito mentre ascoltano il podcast) saranno alternate a una scaletta musicale accuratamente scelta, e a letture di alcuni degli autori che più ci hanno segnato nel processo di creazione.

Importante per The Critters Room #experience è la partnership con Mikroradio: come è nata e come si lega al vostro progetto?

Abbiamo conosciuto Mikroradio grazie a Katia Capiluppi, che oltre ad essere performer della compagnia Pietribiasi/Tedeschi è anche DJ per la giovane web radio di Gonzaga (MN). La qualità della programmazione condotta da Katia ci ha convinto della grande libertà creativa che avremmo potuto trovare in quel contesto; questo, insieme all’interesse a esplorare le possibilità creative del podcast, spesso ingiustamente relegato al contesto dell’informazione, ci ha spinti a cercare, e felicemente stringere, questa collaborazione.

Per approfondire l’esperienza, ma direi anche la consapevolezza della complessità dell’ambiente che state esplorando, avete pensato anche a dei Talks. Chi sono i protagonisti e che cosa rappresentano nel vostro percorso?

I protagonisti dei due talk sono Marco Cervino, ricercatore dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del CNR, e Roberto Cardarelli, attivista di Casa Bettola, centro sociale di Reggio Emilia. Sono due delle persone che abbiamo incontrato durante il percorso di costruzione di The Critters Room, due delle voci del nostro “coro di compresenze”, due degli attivisti, volontari, scienziati, impegnati nel “prendersi cura di questo pianeta danneggiato”.
Marco Cervino è stato il nostro primo, preziosissimo interlocutore da cui abbiamo raccolto informazioni scientifiche sulle polveri sottili, i meccanismi di formazione e diffusione, la situazione dell’aria nella Pianura Padana, eccetera. Un passaggio assolutamente necessario per noi, attenti tanto alla qualità artistica quanto al rigore scientifico di ciò che venivamo elaborando.
Roberto Cardarelli, oltre a essere un caro amico, è stata la persona che per prima ci ha fatto conoscere l’esistenza delle centraline autocostruite per il controllo della qualità dell’aria.
Un esempio di quel che vuol dire attivismo dal basso, citizen science, cura del luogo in cui si vive, attenzione a tutte le singolarità e alterità. Con lui parleremo molto volentieri dell’attività di un luogo prezioso come Casa Bettola.

Qui il link al Talk del 23 novembre ore 19

Qui il link al Talk del 25 novembre ore 19

Olga legge i critters… chi è Olga? Chi rappresenta per voi?

Perché Olga? Il titolo è un omaggio ad una persona speciale, la prima persona che abbiamo incontrato a Bologna nella nostra residenza artistica presso lo Spazio Sì di via San Vitale. Dopo averle spiegato il nostro progetto, le abbiamo mostrato alcuni materiali fotografici dei nostri Critters dell’aria. Olga ci ha raccontato quelle immagini in un modo inaspettato. Per non confonderla con le interviste che stavamo raccogliendo, abbiamo salvato quella registrazione vocale sul nostro hard disk con il nome “Olga legge i critters”. Dopo di lei, tante Olghe ci hanno raccontato storie fantastiche guardando queste immagini.

 

* Il Progetto delle Residenze Digitali è promosso da Centro di Residenza della Toscana Armunia – CapoTrave/Kilowatt insieme ad AMAT, Anghiari Dance Hub, ATCL per Spazio Rossellini, il Centro di Residenza Emilia-Romagna (L’Arboreto-Teatro Dimora di Mondaino, La Corte Ospitale), la Fondazione Luzzati Teatro della Tosse di Genova e ZONAK di Milano in collaborazione con Regione Marche, Regione Toscana, Regione Lazio, MiC e alcuni Comuni del territorio.

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