Spettatrici e spettatori in avamposto per Uccellini de lacasadargilla
Il Teatro Sperimentale di Pesaro sta ospitando, nell’ambito di RAM Residenze artistiche marchigiane finanziate dalla Regione Marche e dal MiC, la residenza di allestimento dello spettacolo Uccellini di Rosalinda Conti, un progetto di lacasadargilla, per la regia di Lisa Ferlazzo Natoli, Alessandro Ferroni, con Emiliano Masala, Petra Valentini, Francesco Villano. Lo spettacolo andrà in scena in anteprima nazionale domenica 9 giugno alle ore 21.
Durante la residenza pesarese alcuni spettatori e spettatrici – speciali per AMAT perché provengono dal progetto di BAT_Bottega Amletica Testoriana a cura di Antonio Latella – hanno avuto l’occasione di prendere parte a una giornata di prove e vedere ancora prima dell’anteprima pubblica, prevista proprio il 9 giugno, lo spettacolo che sta nascendo. Al termine delle prove vi è stato un fitto confronto tra compagnia e spettatori/spettatrici caratterizzato da un grande e prezioso ascolto reciproco.
Abbiamo chiesto a questi speciali spettatrici e spettatori, che chiameremo “in avamposto”- Elisa Agostinelli, Giulia Ceglia, Jacopo Garbuglia, Nicoletta Eligio, Anya Pellegrin -, di condividere le loro prime impressioni.
Qui sotto trovate i loro pensieri e alcune note sullo spettacolo che sarà a breve visibile al pubblico del Teatro Sperimentale di Pesaro.
PENSIERI CONDIVISI DI SPETTATRICI/SPETTATORI IN AVAMPOSTO
Uccellini è il racconto di una ferita, un taglio ancora vivo, una storia di assenze che si materializzano, perpetue, in una scenografia eterea, naturale, decadente che abbraccia i personaggi in una membrana malinconica.
Una tensione regge lo spettacolo, una tensione che viene dal passato e si materializza nelle frustrazioni dei protagonisti, chi alla ricerca della verità e chi scappando da essa, affrontando in maniera differente la perdita alla quale, lentamente, ci si abitua.
Poco è lasciato al caso, come il suono che introduce in un mondo spettrale quasi alieno, un mondo fatto di luci, visioni, proiezioni.
Uccellini è uno spettacolo da vedere, uno spettacolo ricco di dettagli onnipresenti che lentamente si arrampicano sulle pareti della mente e si palesano, attraverso la vista e l’udito, rivelando ciò che c’è sempre stato. Come fantasmi, che popolano questo mondo. Jacopo Garbuglia
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Provare a immaginare una casa nel bosco. Una casa nel bosco e due fratelli. Una casa nel bosco e una mancanza. Un enigma umano in cui addentrarsi per provare a trovare una via, una risoluzione, o forse solo qualche indizio.
Un bosco di creature tanto impalpabili quanto reali si dischiude sul palco dello Sperimentale e risuona nel profondo, riverbera e ci sfiora.
Uccellini bisogna guardarlo col cuore, ancora più che con gli occhi. Anya Pellegrin
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Uccellini è il racconto suggestivo di un dramma a tre voci, scandito dal canto inesausto di un bosco popolato di presenze. La casa, dalle sue pareti trasparenti, è sia filtro che lente: l’invito è quello di scrutare oltre l’ombra, origliare tra i silenzi, addentrarsi oltre il peso dell’assenza di chi continuiamo ad amare.
Il tentativo di comunicare è sempre labile, sempre corrotto: l’unica certezza risiede in quei fantasmi che aleggiano vividi, e non solo nelle nostre coscienze. Elisa Agostinelli
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Con Uccellini, lacasadargilla mette in scena un testo atipico e perturbante: tre attori in scena sono chiamati ad interpretare conflitti e “non detti” che fanno parte dell’essere umano, accompagnati per tutto il tempo da presenze invisibili ma quanto mai reali. Il risultato è uno spettacolo sperimentale e coinvolgente, che cattura lo spettatore grazie ad un impianto scenico originale e grazie ai suoi molteplici rimandi (testuali, visuali, sonori, emotivi). In uno spettacolo di fantasmi e uccellini, è necessaria la presenza corporea per rendersi conto che quella casa misteriosa in mezzo al bosco può esserci stranamente familiare. Giulia Ceglia
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Assistere ad Uccellini vuol dire contemplare, come direbbe Testori, la maestà della vita, la verità della vita e l’intensità dell’umano destino.
Questa famiglia e questa casa sono al tempo stesso spettrali e accoglienti, ma forse lo sono un po’ tutte ed è per questo che sembra di trovarsi nella propria famiglia e nella propria casa.
lacasadargilla ci restituisce (attraverso suono, immagini, scenografia e luci) delle monadi, realtà individuali caratterizzate dalla loro completezza e dalla loro capacità di rappresentare l’intero universo spettacolare. Un ricco mosaico dunque, perfettamente assemblato, che offre allo spettatore un’esperienza totalmente coinvolgente. Nicoletta Eligio
NOTE SULLO SPETTACOLO
Una casa nel bosco. Una casa del bosco. Un bosco che allo stesso tempo esiste e non esiste, non esattamente. La casa è un ambiente e pure ha qualcosa di organico. Una trama e un trauma la sorreggono. Una riunione familiare vi accade, imprevista e accidentale. Uccellini racconta di presenze e assenze, di umani (morti e vivi) e animali (vivi e morti). Di rimossi e fratture, di sguardi discordi nel dare senso al mondo, alle relazioni e alle perdite. E soprattutto di cosa c’è nel mezzo, sulla sottile linea di confine. Uccellini è un esercizio notturno tra i fantasmi, dove qualcun(altro) sembra scrivere la storia, stando in ascolto, nascosto nel bosco.
I paesaggi sonori e ideazione spazio scenico di Uccellini sono di Alessandro Ferroni, gli ambienti visivi sono di Maddalena Parise, le scene sono di Marco Rossi, le luci di Omar Scala, i costumi di Anna Missaglia, il suono di Pasquale Citera, il coordinamento artistico al progetto è di Alice Palazzi, assistente alla regia è Matteo Finamore, assistente scenografa è Francesca Sgariboldi, collaborazione alle immagini in ombra Malombra, le foto di scena sono di Claudia Pajewski. La produzione è di La Fabbrica dell’Attore/Teatro Vascello, in coproduzione con Romaeuropa Festival, Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, in collaborazione con AMAT & Comune di Pesaro, lacasadargilla, PAV Fabulamundi Playwriting Europe, RAM – Residenze Artistiche Marchigiane, con il sostegno di ATCL / Spazio Rossellini.
lacasadargilla è un ensemble. Composta da Lisa Ferlazzo Natoli – autrice e regista –, Alessandro Ferroni – regista e disegnatore del suono –, Alice Palazzi – attrice e coordinatrice dei progetti – e Maddalena Parise – ricercatrice e artista visiva –, lavora su spettacoli, installazioni, progetti speciali e curatele. E riunisce intorno a sé un gruppo mobile di attori, musicisti, drammaturghi, artisti visivi. lacasadargilla innesta i propri lavori sulle scritture, siano esse originali, adattamenti letterari o testi di drammaturgia contemporanea. Una riflessione intorno al tempo, alle mitografie e alle eredità linguistiche, psichiche e familiari che ci legano al passato e a un futuro che possiamo solo intravedere. Nel 2019 lacasadargilla vince due premi UBU per miglior regia e miglior testo straniero con When the Rain stops Falling. Nel 2023 lacasadargilla riceve i premi UBU per miglior spettacolo e miglior testo straniero con Anatomia di un suicidio e per miglior regia con Anatomia di un suicidio e Il Ministero della Solitudine.
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