Venerdì 7 agosto Alessandro Giambartolomei e Simona Pagano, due studenti dell’Accademia di Belle Arti di Macerata che frequentano il Corso di Fotografia si sono recati a Civitanova Marche per realizzare alcuni scatti alle giovani promesse di Civitanova Danza per Domani Campus e alla performer e coreografa Mara Cassiani in residenza al Teatro Cecchetti mentre stava ultimando lo spettacolo Justice a un giorno dal debutto.
Oltre a delle bellissime foto ci hanno mandato anche le loro impressioni!
GLI SCATTI DI ALESSANDRO GIAMBARTOLOMEI
Appena arrivati nel campus ho capito che la danza classica è tutt’altro che solo balletti e tutù, ci ho messo un po’ per capire in che modo era meglio rappresentare questa splendida disciplina. Dopo vari tentativi l’immagine mi sembrava troppo statica e quindi ho cercato di creare dinamicità concentrandomi più sulla fluidità dei movimenti che sui soggetti stessi.
Per quanto riguarda l’esperienza di Mara Cassiani invece è stata completamente diversa, in quanto, è uno spettacolo che ti coinvolge oltre che con la vista della sua danza anche attraverso i ritmi di musica elettronica rapidi a contestualizzare la sua arte visiva. Qui il gioco più divertente è stato utilizzare le proiezioni che finivano sul suo corpo e le ombre che si andavano a formare sullo schermo cinematografico. Sono state delle esperienze oltre che formative anche piacevoli sotto ogni punto di vista. Grazie ad AMAT per questa giornata. Alessandro Giambartolomei
GLI SCATTI DI SIMONA PAGANO
Grazie alla possibilità offerta dall’associazione AMAT ho avuto l’occasione di entrare in contatto con due mondi appartenenti allo stesso contesto, quello della danza, ma estremamente lontani.
Il contesto accademico mi ha dato modo di osservare con quanto impegno, passione e costanza gli allievi affrontano la disciplina della danza. È proprio questo che ho cercato di raccontare attraverso i miei scatti, il rigore e la perseveranza sono caratteristiche che il ballerino deve possedere, costituiscono il punto di partenza per raggiungere i propri obiettivi.
La seconda esibizione nasce in un contesto completamente differente, non accademico ma strettamente collegato alle arti visive. Gli scatti realizzati in questo contesto giocano sulla combinazione di colori, forme, chiaro-scuri attraverso una scelta accurata dell’inquadratura. Sono fotografie che non raccontano qualcosa bensì rappresentano un’immagine quasi astratta in cui l’artista crea, attraverso sovrapposizioni di immagini, un suggestivo gioco di luci ed ombre. Simona Pagano
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