Iperrealismi di Helen Cerina
Dopo una residenza di dieci giorni al Teatro Annibal Caro di Civitanova Marche – progetto di residenza Civitanova Casa della Danza – la coreografa marchigiana Helen Cerina ha presentato giovedì 6 marzo lo studio di Iperrealismi, una performance per quattro danzatori, Francesca Gironi, Orlando Izzo, Elisa Mucchi, Annalì Rainoldi.
Una “ricerca sulla poesia del gesto”: con queste parole Cerina ha condotto uno studio che parte da un’idea originale quanto complessa, ossia riprendere con la videocamera delle persone anonime in situazioni pubbliche e riprodurre i loro movimenti in altri luoghi e contesti in cui gli stessi gesti possano assumere significati altri.
«Osservando la realtà a una certa distanza vengono fuori delle coincidenze che sembrano codificate» ha dichiarato la coreografa. I gesti che possono essere eseguiti nella quotidianità e su cui non ci si sofferma diventano qui portatori di significato più ampio, interessante e ricercato. Iperrealismi – come lo stesso titolo suggerisce – ha proprio a che fare con la iper-realtà: lo studio crea realtà altre, complesse e sottoposte a una distorsione visiva e semantica. Sul palco i quattro performer riproducono gesti, si cambiano di abito a seconda della situazione simulata e i loro movimenti si sovrappongono a quelli di un video proiettato sul retro. La realtà diventa duplice; diventa “iper”.
Diviso in tre quadri ben riconoscibili, lo studio di Iperrealismi riprende situazioni dove può anche non accadere nulla di particolare – persone che giocano in spiaggia, gente in fila davanti a un bancomat, due anziani seduti su un balcone –, ma è proprio da un contesto apparentemente banale che può nascere un movimento danzato, inaspettato e soprattutto riconducibile a una situazione completamente differente da quella che ci aspetteremmo.
Usciti dal teatro rimane impresso nella mente come la danza possa creare una sorta di “riscatto poetico” di alcuni corpi impossibilitati al movimento: anche l’anziana signora seduta in sedie a rotelle sul balcone – ripresa in video e proiettata a fondo-palco – ha trovato modo di esprimersi con l’aiuto della grazia di Annalì Rainoldi che ne ha interpretato i più reconditi e dolci pensieri, danzando sul motivo del risveglio della Bella addormentata di Caikovskij. La coreografia di Cerina, oltre mostrarci la quotidianità da altri punti di vista, ci ha regalato davvero la poesia di un gesto.
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Durante la residenza alcuni studenti della Scuola Secondaria Inferiore Ungaretti di Civitanova Marche hanno incontrato la coreografa e hanno potuto assistere a una prova aperta di Iperrealismi. Qui sotto si possono leggere gli articoli che hanno scritto in proposito per il Resto del Carlino – edizione Macerata.
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