Una conversazione tra Giovanni Boccia Artieri e Laura Gemini dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo con Massimo Scaglioni. Professore Ordinario dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Scaglioni è fra i principali esperti nazionali e internazionali dei temi legati all’evoluzione digitale del sistema dei media, alla convergenza, alla trasformazione dei modelli produttivi del broadcasting in relazione alla digitalizzazione e all’evoluzione del mercato.
Massimo Scaglioni: “Questo periodo, anche dal punto di vista dei mezzi di intrattenimento – e quindi pensando ai generi come la fiction, la serialità – ha fatto da palestra per tante persone, perché ha fatto scoprire delle modalità, delle pratiche d’uso che erano già lì – durante il lockdown non c’è stata un’evoluzione del parco tecnologico – ma che sono state scoperte a partire dalle esigenze che emergevano dalle case; da un lato quella della condivisione e del co-viewing, dall’altro la scoperta di pratiche nuove: per esempio il vecchio televisore che viene sostituito da un device portatile dove si possono rivedere contenuti già andati in onda in modo non lineare. Questa dinamica avrà un futuro.”
(62)