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Video-intervista a Caroline Baglioni e Leonardo Lidi in residenza a Fabriano per “Il lampadario”

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MARCHE CASA DEL TEATRO. RESIDENZE D’ARTISTA FABRIANO, TEATRO GENTILE – AGOSTO 2020

CANTIERE APERTO PER “IL LAMPADARIO”
di CAROLINE BAGLIONI regia LEONARDO LIDI
produzione BIENNALE TEATRO DI VENEZIA

Il Teatro Gentile di Fabriano ha ospitato a febbraio e ad agosto 2020 la residenza di allestimento de Il lampadario scritto da Caroline Baglioni nell’ambito del progetto Marche casa del teatro. Residenze d’artista, progetto regionale di residenze promosso dall’AMAT con il Comune di Fabriano, nell’ambito di Marche inVita. Lo spettacolo dal vivo per la rinascita dal sisma promosso da MiBACT e Regione Marche e coordinato da Consorzio Marche Spettacolo.

Successivamente alla residenza fabrianese, Il lampadario ha debuttato alla Biennale Teatro di Venezia il 14 settembre 2020.
Spazi di creazione artistica che operano in uno stretto legame con la comunità di riferimento, questo in sintesi il progetto Marche casa del teatro. Residenze d’artista che ha previsto anche un momento di condivisione con il pubblico in forma di cantiere aperto per mostrare lo spettacolo non nella sua forma definitiva ma nella fase affascinante della sua genesi – andato in scena al Teatro Gentile il 30 settembre 2020.
“14 agosto 2018, crollo del ponte Morandi a Genova. Io – scrive Caroline Baglioni, Biennale College Teatro vincitrice Autori Under 40 – mi trovavo a pochi chilometri da lì, e poche ore prima avevo attraversato il ponte in macchina. Quando ho appreso la notizia ero a pranzo, senza voglia, in un piccolo chalet in riva a un mare incazzato. Guardavo quelle immagini scioccanti, grigie. Scorrevano sul mio cellulare… pezzi rotti di macchine e cemento le prime ore, e poi nei giorni a seguire le storie di chi ce l’aveva fatta, di chi non c’era più, di chi aveva frenato all’ultimo istante, di chi si era fermato all’Autogrill per fare caffè-pipì scampando miracolosamente al crollo. Il Lampadario nasce da queste suggestioni. Una misteriosa dimensione dove a esseri e cose è dato spostarsi agevolmente nello spazio e nel tempo, il ponte davanti agli occhi dei protagonisti collega il passato e il futuro al presente. Il lampadario è la metafora di una condizione esistenziale e fisica: appesi a testa in giù il mondo si rovescia e assume forme nuove e imbocca strade impensate. Col sangue al cervello ci si può addirittura ingannare, inventarsi una vita, stoppare il tempo, fermarsi a quell’attimo in cui tutto poteva ancora non accadere. Ma quanto tempo ci può concedere un’illusione?”

La regia de Il Lampadario è di Leonardo Lidi (vincitore Registi under 30 Biennale College Teatro 2017-2018), in scena ci sono Ludovico Fededegni, Annibale Pavone, Emanuele Turetta, Giuliana Bianca Vigogna, lo spazio scenico è curato da Nicolas Bovey e Leonardo Lidi, i costumi sono di Aurora Damanti, le luci di Nicolas Bovey. Lo spettacolo è una produzione La Biennale Teatro di Venezia in collaborazione con AMAT e Comune di Fabriano. La video intervista è a cura di Carlotta Tringali per AMAT.

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